Saccharum officinarum Lo zucchero di canna è estratto dalla canna da zucchero, una pianta tropicale della famiglia delle Poaceae, originaria del Sud Est asiatico. Viene estratto direttamente dalla bollitura del succo, che si ottiene torchiando la canna. Quello usato nei prodotti Natyr proviene da 3 realtà distinte: Copropap di MCCH dell'Ecuador, Coopeagri del Costa Rica e Manduvirà del Paraguay. Origine della materia prima Il suo nome deriva dalla parola araba sukkur. Le prime coltivazioni di canna da zucchero furono in Asia e nella Nuova Guinea, alcuni millenni a.C. Le tecniche per fare lo zucchero grezzo furono sviluppate verso il 500 a.C. e fu poi introdotto in Europa solo nel III secolo a.C., portato da Alessandro Magno (Neardo, generale di Alessandro Magno, scrisse "Vi è un giunco in India che stilla senza bisogno di api e dal quale si estrae una bevanda inebriante nonostante non produca frutti" (327 a.C.). Nel Medioevo veniva usato, in piccolissime quantità, solo in campo farmaceutico per addensare gli sciroppi o per mascherare il sapore altrimenti insopportabile di alcuni medicamenti: il suo prezzo era altissimo poiché le coltivazioni europee erano limitate alla Spagna Meridionale e all'Italia. Solo durante le Crociate in Terra Santa, gli Europei scoprirono un uso non farmaceutico dello zucchero. Dopo la scoperta dell'America si colse l'occasione per sfruttare le nuove terre per la produzione di zucchero. Verso il 1550 già molti Paesi europei avevano stabilito proprie colonie nell'America del Sud e avevano dato inizio alla massiccia importazione di schiavi dall'Africa. Fino alla rivoluzione francese "zucchero" significava unicamente "zucchero di canna"; soltanto alla fine del Settecento fu scoperto il procedimento di raffinazione, che permetteva di ricavarlo anche dalla barbabietola. Questa scoperta rese lo zucchero più disponibile e meno costoso, diventando un bene di largo consumo. Inoltre l'abolizione della schiavitù rese la coltivazione dello zucchero di canna meno redditizia. I grossi produttori di oggi si trovano in America Centrale, Meridionale e Asia (India, Colombia, Cina, Cuba, Messico, Australia e Thailandia). Usi e proprietà della materia prima La mancanza di trattamenti chimici fa sì che lo zucchero di canna mantenga i sapori caratteristici dipendenti dalla zona di produzione e conservi la gran parte dei sali minerali e dei componenti originali della canna da zucchero (potassio, calcio, fosforo, magnesio, sostanze proteiche, vitamine). Le proprietà cosmetiche dello zucchero sono note: esso svolge un’azione nutriente, drenante e rigenerante dei tessuti, aiuta l’eliminazione degli inestetismi della cellulite e, a livello emotivo, favorisce una piacevole azione antistress, che dona buonumore ed energia, aiutando a ritrovare la linea. Inoltre, l’impiego combinato del miele e dello zucchero risultano molto efficaci per il trattamento di ferite infette, ulcere e ustioni.
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